Cyber security: approvato nuovo decreto

Foto di Christopher Cook

Il CISR ha approvato, in seduta il 17 febbraio presso Palazzo Chigi, un programma nazionale per la cyber security in più fasi con un nuovo decreto che sostituisce il DPCM 24 gennaio 2013 (c.d. Decreto Monti), che ha finora regolato l’architettura nazionale per la sicurezza cibernetica. Il nuovo provvedimento – nelle more del recepimento della direttiva europea NIS (Network and Information Security) – rafforza il ruolo del CISR che emanerà direttive con l’obiettivo di innalzare il livello della sicurezza informatica del Paese, e si avvarrà in questa attività del supporto del coordinamento interministeriale delle amministrazioni CISR (c.d. CISR tecnico) e del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS).

Tra le novità il Nucleo Sicurezza Cibernetica (NSC) viene ricondotto all’interno del DIS ed assicurerà la risposta coordinata agli eventi cibernetici significativi per la sicurezza nazionale in raccordo con tutte le strutture dei Ministeri competenti in materia. È inoltre prevista una forte interazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) del Dipartimento della Funzione Pubblica, con il Ministero dello Sviluppo Economico, con il Ministero dell’Interno, con il Ministero della Difesa e, infine, con il Ministero dell’Economia e Finanze.

Il nuovo decreto attribuisce poi al Direttore Generale del DIS il compito di definire linee di azione che dovranno portare ad assicurare i necessari livelli di sicurezza dei sistemi e delle reti di interesse strategico, sia pubblici che privati, verificandone ed eliminandone le vulnerabilità.

Per la realizzazione di tali iniziative è previsto il coinvolgimento del mondo accademico e della ricerca, con la possibilità di avvalersi di risorse di eccellenza, così come una diffusa collaborazione con le imprese di settore.

Il CISR (Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica) è presieduto dal Presidente del Consiglio, di cui fanno parte il Ministro degli Affari Esteri, il Ministro dell’Interno, il Ministro della Difesa, il Ministro della Giustizia, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ed il Ministro dello Sviluppo Economico, ed oggi integrato con la partecipazione del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.

 

 

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